Basket Piave Spresiano Vs Pallacanestro Valdobbiadene

A volte non basta essere i più forti per vincere una partita, se gli avversari non ti riconoscono la superiorità, ed anzi si accaniscono a dimostrare il contrario. A volte succede che i più deboli facciano della loro falsa convinzione un arma così potente da trovare il modo di ribaltare il pronostico. Non è stata questa volta. Il Valdo ha retto 5 minuti (12-11) dopo di che, sulle due sberle consecutive di Galletti da 3 punti, ha preso atto di non poter tenere il passo ed ha lasciato che lo Spresiano andasse in fuga indisturbato. Finito il primo quarto (26-14), finita la partita, non per lo scarto accumulato (a Ponte della Priula le cose erano messe peggio ancora, ma poi si è rientrato...) ma per l’evidente atteggiamento arrendevole dei giocatori valdobbiadenesi, che anelavano a farla finita il più velocemente possibile e correre a farsi la doccia. Spresiano, capita l’antifona, si è limitato al minimo indispensabile per portare a casa la partita con 20 punti di scarto, in assoluta scioltazza. Noia mortale vedere i giocatori del Valdobbiadene con la palla in mano indugiare 1-2-3 ed anche 4 secondi, guardando intorno a chi passarla; e quest’altro fare la stessa cosa e così via finchè i 24 secondi non stanno per scadere e la palla non finisce nelle mani di Frezza o Durante (redivivo!) che tentano di far canestro trascinandosi dietro mezza difesa avversaria. Per il bene della pallacanestro mettiamo un regola che impedisca ai giocatori del Valdobbiadene di tenere la palla in mano più di 1 secondo, che è il tempo necessario, sufficente e massimo per prendere una decisione efficace sul futuro. Ne vedremo delle belle, ma ci si divertirebbe molto di più. Noia mortale assistere a dei tiri senza nessuno che vada a rimbalzo, specie sapendo che ci sono 2 possibilità su 3 che il tiro sia sbagliato, viste le percentuali. Pietosa l’esibizione ai tiri liberi (9 su 23, 39%) soprattutto ripensando alla partita dell’andata e all’eccellente 21 su 26 che tra le altre cose aveva contribuito alla vittoria. D’accordo, mancava il capitano (sospeso dopo la sceneggiata di Martedì) e Ricky (scavigliato), c’erano tutte le scuse possibili, ma per risalire la china occorre altro atteggiamento, altra mentalità, più ferocia, perché non siamo così bravi che gli avversari, rispettosi, ci aiutino a vincere.
da www.valdobasket.it

di Riky PlayBasket